Il mio impegno

IL MIO IMPEGNO

Il mio impegno è in particolare dedicato alla crescita di ambiti come l'agricoltura, le aree montane e interne, il turismo.

AGRICOLTURA

Agricoltura e eccellenze agroalimentari pilastro del Piemonte.

L’agricoltura è uno dei pilastri della nostra regione, esempio di eccellenza, patrimonio inestimabile e costituisce fulcro dell'economia piemontese e in particolare della Provincia di Cuneo. Occorre proteggerla e svilupparne le potenzialità, nel giusto equilibrio tra uomo e ambiente. Rilanciare la produzione e la qualità dell’agroalimentare, promozione, valorizzazione e tutela del Brand Piemonte.



Fondamentali le aggregazioni di produttori in Distretti del Cibo, strumenti di politica economica finalizzati a sostenere e valorizzare le produzioni agroalimentari e il paesaggio rurale coniugando le attività con la tutela dell'ambiente, la valorizzazione della cultura, della storia e delle tradizioni dei territori e con la promozione turistica.


Continua valorizzazione delle strade del gusto/cibo/vino per la promozione agroalimentare e turistica dei nostri territori. Sostegno alle filiere in crisi che, a causa dei cambiamenti climatici, si trovano ad affrontare i problemi causati dalla difficoltosa gestione delle risorse idriche e degli infestanti e che si trovano a

sostenere elevati costi di produzione a fronte di non giuste remunerazioni.


Quindi necessario efficientamento delle risorse idriche per combattere la siccità.

Investire in ricerca, dando impulso all’agroindustriale, fondamentale per l’innovazione e per la tutela della biodiversità, continuando a stimolare l'insediamento dei giovani agricoltori con i programmi del PSR.

Fondamentali formazione e educazione continua nelle scuole sui seguenti temi:

  • Sistemi alimentari sostenibili;
  • Politica del cibo;
  • Contrasto allo spreco;
  • Sensibilizzazione delle mense pubbliche alla filiera corta e al biologico.
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AREE MONTANE E INTERNE

Vita nelle aree montane e interne: scelta difficile?

La vita quotidiana nelle aree di montagna, interne, o comunque distanti dai centri più densamente abitati, è più difficile rispetto alla vita in città, i collegamenti viari sono più difficili, i servizi erogati alla collettività sono più onerosi.

Il difficile accesso alla sanità, all’istruzione (sia di primo che di secondo livello) e la mancanza di opportunità lavorative, soprattutto per le giovani generazioni, sono i principali fattori che determinano il dislivello di tenore di vita delle comunità interne e montane rispetto a quelle urbane e situate a valle. Uno dei principali effetti di tutti questi svantaggi è lo spopolamento delle aree montane e interne.

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Questi limiti possono diventare delle grandi opportunità se affrontati adeguatamente: questi territori devono rendersi più attrattivi, sia per dare la possibilità a chi nasce in queste zone di poterci rimanere, sia per accogliere chi decide di uscire dai contesti metropolitani.

Il capitale naturale e ambientale la tradizione artigiana e le storiche pratiche agro-silvo-pastorali, sono solo alcuni dei punti di forza su cui le zone montane/interne possono contare.


La mia esperienza personale racconta un percorso inverso, quello dalla città verso la zona montana. Percorso sia professionale, con la creazione di un'impresa, sia familiare in quanto, anche dopo la nascita di nostra figlia che adesso ha quasi 10 anni, io e mio marito abbiamo continuato a vivere in Valle Po tra Crissolo e Paesana. La scelta è stata dettata proprio dal capitale naturale e ambientale di cui parlavo prima, i cui vantaggi spesso superano le difficoltà.


Solo con lo sviluppo economico queste aree montane e interne potranno provvedere al riequilibrio economico e sociale con i territori di pianura, più densamente popolati, diventando più accattivanti e attraendo i giovani a radicare un progetto di vita innovativo.

Lo stesso cambiamento climatico, con il costante aumento delle temperature, potrebbe essere uno stimolo per spostarsi a vivere più in quota.



Certo è che deve continuare ad essere perseguita una strategia ben precisa al fine di promuovere la crescita e lo sviluppo economico e sociale, la possibilità di accesso alle infrastrutture digitali e ai servizi essenziali, con riguardo prioritario a quelli socio-sanitari e dell’istruzione, il sostegno alla residenzialità, alle attività commerciali e agli insediamenti produttivi, il ripopolamento dei territori.

Continuare sulla strada intrapresa dalla Regione Piemonte di incentivare le BOTTEGHE DEI SERVIZI, sostenendo la creazione di nuove imprese e botteghe multifunzionali per contrastare la desertificazione e per favorire il recupero dei borghi creando una grande opportunità per residenti e turisti. Importante riconoscere le professioni della montagna quali presìdi per la conservazione del patrimonio delle zone montane: MAESTRI DI SCI, GUIDE ALPINE, RIFUGISTI. Queste persone rappresentano dei veri CUSTODI del territorio.

Valorizzazione e mantenimento delle “SCUOLE DI MONTAGNA” e dei presidi sanitari e di assistenza a anziani e a categorie deboli. Fondamentale per le aree interne la presenza di piazzole per l'atterraggio dell'elisoccorso, possibilmente organizzate anche per il volo notturno, vero SALVAVITA per chi vive in zone lontane dagli ospedali e dai primi soccorsi.



Favorire lo sviluppo delle infrastrutture per la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali, nonché, dall’altro, a garantire l’accesso a internet quale priorità per lo sviluppo socio-economico dei comuni montani. Questo potrebbe garantire anche maggiori possibilità di telelavoro, evitando il pendolarismo causato dagli spostamenti.


Ottimizzazione razionale dei sistemi pascolivi montani e della strategia forestale per un corretto sfruttamento delle risorse naturali.

Sostegno al turismo e alle attività legate all'accoglienza. Sostegno all'agricoltura e ai suoi prodotti. Le tipicità legate ai territori fanno sì che questo ne risulti valorizzato. I marchi di riconoscimento dei territori possono assumere un'importanza fondamentale per queste zone marginali.

TURISMO

Patrimonio culturale, naturale e enogastronomico: traino del turismo piemontese.

La nostra regione vanta un patrimonio artistico, storico, culturale e naturalistico di ineguagliabile valore. E la provincia di Cuneo ne è grande protagonista.

È fondamentale promuovere e valorizzare un'offerta turistica diversificata che integri il patrimonio storico-culturale con quello ambientale e agroalimentare.

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Sempre di più, infatti, le mete turistiche sono scelte in base all'attrattività delle proposte e delle strutture ricettive. Quindi è fondamentale il sostegno al miglioramento continuo dell'offerta turistica contrastando il degrado e le barriere architettoniche e sostenendo i servizi alle famiglie.

L'informatizzazione e la digitalizzazione anche per le piccole imprese è importante per comunicare e promuovere le attività turistiche.

La scelta da parte dei flussi turistici è dettata anche in base alla cultura enogastronomica di cui la nostra provincia vanta un patrimonio importantissimo. Èquindi prioritario continuare a investire e sostenere le strade del gusto, del vino, i distretti del cibo che sono di grande attrattiva per i turisti.


Continuare a sostenere lo sviluppo del cicloturismo programmando nuove piste ciclabili che possano includere territori ricchi di patrimonio culturale, naturale e agroalimentare.

Investire sui grandi eventi, anche sportivi, e allo stesso tempo promuovere capillarmente i piccoli eventi locali continuando a sostenere le Pro Loco e le associazioni di promozione dei territori.

Continuare a sostenere il turismo montano invernale perchè come noto il turismo della neve ha delle ricadute economiche importanti sui territori e sostiene le attività della montagna come maestri di sci, guide alpine e rifugisti, primi custodi della montagna e presidi del territorio.

La nostra regione vanta un arco alpino di unica bellezza con percorsi escursionistici e di trekking che attraggono turisti da tutta Europa.


Fondamentale il sostegno e la continua promozione della GTA (Grande Traversata delle Alpi) che vede nella nostra provincia tappe di bellezza esclusiva e che si conclude nella confinante Liguria con cui è fondamentale rivitalizzare i percorsi sia ciclabili che a piedi come già è stato fatto dal progetto RivierALP con partener la Provincia di Imperia, la Provincia di Cuneo e le Alpi Marittime.


I Parchi Naturali rappresentano un traino per il turismo perchè attraggono una fetta di viaggiatori interessati alle ricchezze ambientali, alla biodiversità e la loro forza è la presenza dell'uomo e delle sue attività con cui possono convivere.


La nostra provincia confina con la vicina Francia con cui gli scambi turistici ed economici sono da sempre importanti. È fondamentale continuare a mantenere forte questo legame, sostenendone i collegamenti come il Treno delle Meraviglie che da Cuneo collega la Liguria e la vicina Costa Azzurra passando per Limone P.te e la splendida Valle Roya.

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